Italia distrutta dalla Norvegia: Mondiali 2026 già a rischio. Spalletti: "Avanti con questo gruppo. Dopo la Moldova parlerò con Gravina"

"Questo è un gruppo che ho scelto e ci vado avanti. C'è da migliorare, non possiamo dare vantaggi come quelli di stasera. Si va avanti con questo gruppo e questo progetto, è il migliore che abbiamo valutato". Così alla fine di Norvegia-Italia, ai microfoni della Rai, il commissario tecnico degli Azzurri Luciano Spalletti commenta la sconfitta per 3-0 contro la Norvegia a Oslo all'esordio nel girone I delle qualificazioni ai Mondiali 2026. "Abbiamo preso quel primo gol che era evitabile, poi negli spazi larghi hanno avuto un paio di individualità che ci hanno messo in difficoltà, poi è diventato tutto più difficile. Dopo il 2-0 si sono ripiegati, aspettavano nella loro metà ed era difficile trovare spazi. La mancanza di giocatori per l'uno contro uno fa la differenza" ha detto nel post partita Spalletti.
Norvegia-Italia 3-0, Spalletti, 'prima la Moldova e poi parlerò con Gravina delle mie intenzioni'"Farò la prossima partita contro la Moldova e poi parlerò con Gravina perché c'è bisogno che ci parli delle intenzioni che ho e sulle scelte che faccio". Così il commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti, ai microfoni di Sky Sport dopo Norvegia-Italia, parla a proposito delle sue intenzioni per il futuro, dopo la sconfitta per 3-0 dei suoi a Oslo all'esordio nel girone I di qualificazione ai Mondiali 2026.
"Ci vuole morale a sostenere le qualità tecniche di un calciatore. Dopo una prestazione del genere ti fai diverse domande e ti rendi che ci sono delle complicazioni, che vanno affrontate. A livello individuale penso che si possa fare qualcosa in più. Io comunque vado avanti con questo gruppo perché penso abbia delle qualità", rassicura Spalletti, 23 panchine con l'Italia con 11 vittorie e 6 sconfitte da settembre 2023.
Qualificazioni mondiali 2026, Italia distrutta, 3-0 in NorvegiaEsordio amaro per la Nazionale azzurra di Luciano Spalletti nel girone I di qualificazione ai prossimi Mondiali, sconfitta per 3-0 allo stadio Ullevaal di Oslo contro la Norvegia. A decidere il match per la squadra di Stale Solbakken le reti, tutte nel primo tempo, di Alexander Sorloth, Antonio Nusa e Herling Braut Haaland. Per la squadra di casa terza vittoria in altrettante gare nel girone di qualificazione con 12 reti segnate e 2 subite mentre per l’Italia esordio amaro, rimanendo a quota 0 punti in attesa della sfida di lunedì 9 giugno contro la Moldova, fanalino di coda con due sconfitte in altrettante partite.
Notte fonda per gli Azzurri sotto la pioggia di Oslo, con tanti errori che hanno portato alla contestazione dei tifosi italiani presenti, e solo un tiro verso la porta di Orjan Nyland arrivato al minuto 91. Notte fonda per l’Italia in una partita in cui ha gestito il pallone senza mai colpire, con Mateo Retegui costretto a tornare indietro per partecipare al gioco della squadra nel corso della partita. Nella seconda frazione la Norvegia gestisce il possesso andando più volte alla conclusione, con gli azzurri incapaci di reagire e il trio a centrocampo formato da Tonali, Rovella e Barella, con Frattesi al posto del biancoceleste nel secondo tempo, che annega sotto la pressione norvegese.
Nel primo tempo l’Italia scende in campo con l’obiettivo di tenere il possesso palla per stanare la retroguardia norvegese con i padroni di casa che capiscono subito come fare male, con la velocità: al 10’ Nusa entra di forza in area di rigore andando via con una semiruleta a Zappacosta, sgusciando via dalla zona laterale fino all’area di rigore avversaria, dove il suo pallone rasoterra all'indirizzo dei compagni è respinto dalla difesa italiana. Al 14’ errore in costruzione di Bastoni dalla propria area, il difensore dell’Inter invece di servire Zappacosta sulla corsia laterale ma ancora Nusa, che recupera il pallone nel cerchio di centrocampo e taglia verso la trequarti, per poi servire con un filtrante Sorloth: l’attaccante dell’Atletico Madrid a tu per tu con Donnarumma non sbaglia di mancino sul primo palo. Al 32’ Odegaard avanza e sulla trequarti serve sulla destra ancora Sorloth: il mancino si accentra ed entra in area di rigore, punta Bastoni e prima sterza sul sinistro, poi tira sul primo palo con il piede preferito, Donnarumma respinge.
Al 34’ lancio dell’estremo difensore Nyland, controllo volante di Thorsby sulla trequarti che serve il 2005 Nusa che si porta la palla avanti con il tacco liberandosi di Rovella, poi si accentra tra il laziale e Di Lorenzo e al limite dell’area tira forte sul primo: tiro imparabile per il portiere italiano ed è raddoppio norvegese. Al 42’ arriva il tris con Odegaard che serve con una verticalizzazione Haaland, che parte dietro la linea del fuorigioco della difesa italiana, che tutto solo dribbla Donnarumma e mette la palla in rete con il destro, a porta vuota.
Secondo tempo in cui i ritmi si abbassano con la Norvegia che gestisce il pallone e gli ospiti che non riescono a reagire, non riuscendo mai a tirare in porta e che cadono sotto i colpi di Odegaard, il più tecnico dei suoi e che riesce a coniugare la qualità con la quantità, correndo per tutta la partita e aiutando il centrocampo. Proprio il capitano dell’Arsenal al 66’, su calcio di punizione in posizione defilata vicino all’area di rigore azzurra, appoggia a Berg che tira forte di prima sul primo palo dal limite dell’area: solo il palo salva Donnarumma. La partita prosegue con la Norvegia che mantiene il possesso del pallone cercando di addormentare il match e provando a colpire gli Azzurri, che non riescono mai a trovare un modo per fare male alla retroguardia di casa. All’88’ il primo tiro verso la porta dell’Italia con il neoentrato Orsolini che riceve palla sulla destra, punta Pedersen e dal limite dell’area tenta la conclusione: palla a lato non di poco. Al 92’ arriva la prima conclusione in porta dell’Italia: cross di Orsolini con il destro da posizione defilata in area di rigore verso il centro, Lucca anticipa Ajer tra limite dell’area piccola e dischetto e gira di testa, parata plastica di Nyland. Dopo 2 minuti l’arbitro fischia tre volte: sotto la pioggia incessante norvegese, l’Italia affoga.
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